Da qualche settimana nelle sale, il Grinch sta prendendo sempre più consensi. Del resto siamo a Natale e queste storie calzano decisamente a pennello.
“Il Grinch proprio no può sopportare il Natale, ed è per questo che gli è venuta in mente un’idea splendidamente orrenda… rubarlo!” Una prestazione del genere mette già curiosità. Certo, le nuove generazioni hanno iniziato ad apprezzare il burbero Grinch grazie al film animato dell‘Illumination Entertainment, firmato Universal. Le sue origini, tuttavia, sono ben più datate. Era il lontano 1957, infatti, quando venne pubblicato il racconto per bambini scritto dal Dr.Seuss. Un libro che, fondamentalmente, criticava la commercializzazione del Natale.
Senza state qui a ‘narrare’ punto per punto, i molti conoscono questo personaggio più grazie al film con protagonista Jim Carrey (2000) che per il cartone animano Il Grinch e la favola di Natale o per i vecchi racconti. Sta di fatto che, a 19 anni di distanza è arrivata l’idea dell’Illumiation Entertainment di riportare il bizzarro personaggio sul grande schermo.
Il Grinch, però, non è solo il film. E’stato, infatti, riproposto anche il romanzo, edito dalla Mondadori. Un libro dove si ripercorrono le fasi del film e dove ogni lettore può entrare, con la fantasia, in contatto con un mondo tutto nuovo, con gli abitanti di Chi-non-so, i gioiosi Non-so-chi e rivedere il Natale attraverso gli occhi del Grinch, il quale in tutti i modi prova a disturbare la magia di questo evento, da lui ritenuto stupido così come sono stupidi i festeggiamenti. Attenzione, però, i colpi di scena ci sono tutti ed è, dunque, doveroso i questi giorni farsi accompagnare anche da questo libro. Un modo bizzarro per vivere il Natale.
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