Il Canto di Natale di Topolino! Tutta la magia di Natale racchiusa in un libro

Natale è nell’aria, impossibile dire il contrario. Così com’è impossibile non farsi accompagnare dalle tradizioni.

Natale è Magia! Natale è il periodo dell’anno che, senza alcuna ombra di dubbio, porta in tutti noi uno stato di leggerezza mai vissuto negli altri periodi dell’anno anche se è doveroso dire che non tutti vivono questo evento allo stesso modo. Non è, comunque, né il luogo né il contesto dove poter affrontare questo argomento. Piuttosto, tra una cioccolata calda e un albero di Natale, una luce e una passeggiata romantica non si può trascurare la lettura. E come avvicinarsi al ‘grande giorno’ nel migliore dei modi? Beh, semplice. Leggendo classici senza età. In questo caso, tuttavia, vorrei soffermarmi su un libro che ho molto a cuore. Il Canto di Natale anche se in chiave del tutto diversa. Un contesto, insomma, che si rivolge ai ragazzi anche se abbraccia senza alcun affanno anche al mondo degli adulti.

Il Canto di Natale, come ben noto è una delle più celebri opere di Charles Dickens. Il classico racconto della vigilia dove il protagonista è un anziano solo e avaro, Ebenezer Scrooge. Come si può vedere dall’immagine, però, in questo caso l’opera è riportata nel mondo di un altro celebre personaggio, Topolino. Da qui il titolo “Il Canto di Natale di Topolino” pubblicato da Giunti Editore. Il volume è proposto in duplice versione. La prima, prevede il racconto illustrato e interpretato in maniera magistrale dai personaggi Disney e tratto dall’omonimo cortometraggio animato del 1983.

Le seconda versione, invece, è la storia a fumetti sceneggiata da Guido Martina dove il protagonista è Zio Paperone che, così come accade nel romanzo originale, nella notte di Natale riceve la visita di tre spiriti. Lo spirito del Natale passato, quello del Natale presente e per finire lo spirito del Natale futuro. I tre guideranno l’avaro Zio Paperone in molteplici avventure che gli faranno riscoprire la gioia e la calda atmosfera del Natale. Quella gioia conosciuta ma che per un motivo o per un altro era andata smarrita.