Un’eliminazione, quella del Milan, dall’Europa League che pesa come un fardello. Giusto, però, essere obiettivi.
Il Milan è fuori dall’Europa League! Non ci sarebbe null’altro da aggiungere perché la delusione è tanta sia tra i tifosi che tra gli addetti ai lavori (partendo dai quadri dirigenziali per finire ai calciatori, passando per Rino Gattuso). Eppure – c’è sempre un eppure in questi casi – si va a finire oltre il dovuto con i commenti e le impressioni dei leoni da tastiera. Basta navigare un pò per l’universo social per leggere molti commenti dal tono tanto acceso quanto insignificante. Si parte da chi è tornato a parlare di Gattuso, ritenendolo non all’altezza della panchina del Milan per finire a Gonzalo Higuain, con qualcuno che addirittura sospetta un complotto dello stesso Pipita in perfetto stile Bonucci. Nessuno è esente da critiche, neanche Reina che pochi mesi fa è stato invitato dagli stessi tifosi, a gran voce, a prendere il posto di Gigio Donnarumma in campionato.
Cosa voglio dire con questo? Semplice! Prima di sparare sentenze, perché questo si sta facendo, “sparare”, è giusto analizzare il quadro completo. Con questo articolo non si vuole proteggere a tutti i costi la squadra né la società, perché qualcosa non è andato nel verso giusto, questo è indubbio. Tuttavia, a salire e scendere dal carro si corre il rischio di “rompersi un menisco”. I ragazzi di Gattuso contro l’Olympiakos sono scesi in campo non con la giusta mentalità, forse intimoriti dall’importanza della gara, forse spaventati dal frastuono dello stadio (ah per i grandi esperti, gli effetti sonori di quel genere sarebbero vietati in qualsiasi stadio del mondo, eccetto nella partita di ieri). Quel che è certo è che il Milan avrebbe dovuto e potuto fare di più. Si guarda al risultato, d’accordo, ma chi ha visto veramente la partita dovrebbe sapere che il 3-1 è forse uno dei risultati più bugiardi mai visti in competizioni ufficiali. Aggiungiamoci anche un arbitraggio sciagurato e il dado non è tratto del tutto ma quasi. Il gol dell’1-0 non è da convalidare così come il rigore assegnato ai greci è stato preso da qualche bestseller Thriller. Il 2-0, beh la deviazione con tanto di euro autogol parla da sola. Il Milan le sue occasioni le ha avute e non le ha sapute sfruttare, il gioco non è stato sempre fluido ma chi ha realmente visto la partita ha anche visto che l’Olympiakos non ha stradominato come, invece, da ieri sera si legge in giro.
E’ vero, forse Gattuso ha sbagliato a sostituire Cutrone ma se Bastien (questo è il nome dell’arbitro per i ben informati) non avesse tirato dal cilindro un colpo di genio degno del pallone d’oro, a quest’ora staremo parlando di mossa azzeccata da parte dell’allenatore calabrese. In tutta questa vicenda, comunque, da sottolineare c’è il cambio di stato d’animo dei tifosi o pseudo-tali. Quei tifosi, cioè, che il mese scorso parlavano di passo da retrocessione da parte del Milan e che da qualche settimana addirittura puntano al terzo posto. Poi … semplice, da ieri sera si parla nuovamente di gettare tutto alle ortiche, perché il Milan non ha una squadra, non ha i giocatori, non ha un allenatore e talvolta neanche una società. Bene, in questi casi, sarebbe più opportuno schiarirsi le idee perché per fare le bandiere e andare lì dove soffia il vento, si corre il rischio di volare via.
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